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villa Trento Carli

Scenografico complesso collocato ai piedi della collina e preceduto da ampio giardino. Si compone di un corpo centrale a sviluppo longitudinale, due ali arretrate e, ad est, un corpo più tardo, denominato "ala napoleonica" probabilmente aggiunto dai principi d’Aremberg verso la metà del milleottocento. Cinta muraria e cancellata d'ingresso con statue.
Opera del Pizzocaro  si eleva su quattro piani, conclusi da cornicione dentellato e delimitati ai lati da grosse bugne sugli spigoli dell'edificio. Il settore mediano, in lieve aggetto e preceduto da ampia scalinata, si caratterizza per un doppio ordine di semicolonne, che inquadrano i fori centrali, concluso da timpano triangolare dentellato con stemma al centro. Analogo ma semplificato il fronte posteriore.
Anche in questa villa ci sono i “ventidotti” già citati per la vicina Villa da Schio e la Taverna Aeolia.
Mirabile è la chiesetta, su strada, dedicata a S.Michele che era già costruita agli inizi del Quattrocento, sicuramente una delle più vecchie chiese rimaste in questo territorio,  le cui forme gotiche furono in parte rinnovate alla fine del medesimo secolo.
Dipendeva dalla villa un corpo di fabbrica  - dall’esterno pressoché uguale a quello dell’Aeolia – posto all’estremità sinistra dei rustici che costeggiano la strada.  Pure legata alla villa è la costruzione alta e  stretta al di là dei rustici nella quale la distribuzione delle finestre risulta asimmetrica: parrebbe edificio del Cinquecento ripreso in epoca neoclassica.

 

 

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